|
UMBRI Gli Umbri (o UMRU o AMRU) sono il popolo più antico d'Italia. Addirittura, come riferisce Plinio il Vecchio, antidiluviano: "La gente più antica d’Italia è detta Umbra, perché si crede sopravvissuta alle inondazioni delle terre". Gli studiosi di archeologia e glottologia Laura Bonomi Ponzi e Augusto Ancillotti, "umbri odierni", ritengono che questo popolo indoeuropeo sia arrivato al di qua delle Alpi intorno al 1300-1200 a.C. e che si sia stanziato in un area compresa tra i fiumi Po, Tevere ed Esino, quindi in Emilia, Romagna, Marche, Umbria e Toscana. Più tardi gli Etruschi conquistarono nel tempo 300 città umbre, spingendo al di là del Tevere questa antica etnia. La loro economia era basata sull'agricoltura, sulle attività silvo-pastorali, sui cicli della transumanza delle greggi e sui contatti commerciali derivati. |
|||||||||
Per quanto concerne la religione, le divinità più importanti sono Iupater (ambito sacerdotale), Mart (ambito militare), Vofione (ambitoeconomico) e la Dea Cupra. |
Tra le città fondate dagli umbri figurano Assisi, Foligno, Gubbio, Narni, Spoleto, Spello, Bevagna, Gualdo Tadino, Tiferno (Città di Castello), Todi, Bettona e, sul versante Adriatico, Fano, Ancona, Camerino, e, ancora più in alto, Rimini, Ravenna, Budrio, Mantova. Contatti stretti da un punto di vista linguistico, economico e militare venivano tenuti con i Sabini, loro affini anche per la lingua osco-umbra. Importante fonte di informazioni sono le Tavole eugubine, 7 tavole bronzee rinvenute a Gubbio contenenti un testo cerimoniale in umbro. |
Ultimo, ma non meno importante I misteriosi e onnipresenti , preesistenti agli Etruschi e citati da tutti i testi di storia e di archeologia, altro non sarebbero che gli antichi . A tal proposito si veda il lavoro di Maria Teresa Scozza, "UMRU-UMBRI", del 2015, pubblicato dal Centro Studi Politici e Sociali "Franco Maria Malfatti". Dallo stesso lavoro qui si riportano interessanti citazioni dello studioso Elia Rossi Passavanti, secondo il quale "Vari nomi geografici sparsi in quasi tutta la penisola Italica indicano chiaramente la permanenza e il dominio di questo popolo: Umbria (piccola cittadina in provincia di Piacenza), Umbrile (monte presso lo Stelvio), Umbriatico (presso Crema), Umbriano (monte della Garfagnana), Umbriano (paese abbandonato presso Ferentillo, Terni), Ombrone (fiume della maremma Grossetana), Ulubra o Ulumbra (cittadina distrutta che esisteva nel territorio di Velletri presso Cisterna), Valle degli Umbri e Catino degli Umbri e Foresta Umbra (al centro dei monti selvosi del Gargano), Umbrio (fiume presso Catanzaro), Piano dell’Umbrio (presso Nicotera)". E Maria Tereesa Scozza aggiunge il passo alpino di Umbrail, Umbriano in provincia di Ancona, Umbriatico in provincia di Crotone, in Portogallo Umbria e Umbrias de Camacho, in Spagna La Umbria (in tre diverse località), Umbria de Arriba, Umbria Alta, Umbria Baja, Umbria de Matasamos, Punta Umbria, in India Umbra (in due località) e Umbraj. E non si dimentichi la Regione UMBRIA, il "cuore verde d'Italia" (NdR). Museo degli Antichi UMBRI di Gualdo Tadino Il Museo Archeologico degli Antichi Umbri, inaugurato nel 2016, offre più di 1.500 reperti che vanno dal XIII al III secolo a.C., in larghissima parte riferiti agli antichi Umbri. |
VIDEO: |
||
Museo Antichi Umbri |
Umbri Atrepursatu Iiovinurhi, 2014 [26'25] |
Museo dell'Emigrazione |
Claudio Maccherani, 2021 |