Ercolano, Parco Archeologico, 30/12/2014


Ercolano, Parco Archeologico, 30/12/2014

Sulle tracce degli antichi ROMANI
Claudio Maccherani, Perugia, 2021

Parco Archeologico di ERCOLANO

30 dicembre 2014

[Claudio, Vera, Alfio, Eliane]

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il VESUVIO visto dal Parco Archeologico di Ercolano (foto Claudio Maccherani, 30/12/2014)


Alfio, Eliane e Vera, Ercolano 30/12/2014


Ercolano, Nettuno e Anfitrite, 30/12/2014

Ercolano [133 foto]

1^parte   [1-45]

2^parte   [46-96]

3^parte [97-133]

Parco Archeologico di ERCOLANO

Gli scavi archeologici hanno restituito i resti dell'antica città di Ercolano, seppellita, insieme a Pompei, Stabia e Oplonti, sotto una coltre di ceneri, lapilli e fango durante l'eruzione del Vesuvio del 79. Questo strato di fango e materiali piroplastici che la ricoprì, alto dai 10 ai 25 metri, col passare degli anni si solidificò formando un piano di roccia chiamato "pappamonte", una sorta di tufo tenero, che protesse i suoi resti.

 

Ritrovata casualmente a seguito degli scavi per la realizzazione di un pozzo nel 1709, l'area archeologica di Ercolano è stata dal 1927 - ed è tutt'oggi - oggetto di scavi. La maggior parte dei reperti rinvenuti sono ospitati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN).


Mappa degli Scavi


Parco Archeologico
di Ercolano

Secondo la leggenda, Ercolano venne fondata da Ercole nel 1243 a.C. , ma forse fu fondata dagli Osci nel XII secolo a.C. o, più probabilmente, dagli Etruschi tra il X e l'VIII secolo a.C. Occupata dai Greci nel 479 a.C., passò sotto l'influenza dei Sanniti e nell'89 a.C. fu conquistata dai Romani.

Divenne luogo di residenza dell'aristocrazia romana e vide il suo periodo di massimo splendore sotto il tribuno Marco Nonio Balbo. Dell'antica Ercolano, attualmente, sono stati riportati alla luce solo quattro dei venti ettari sui quali si estendeva, protetta da "piccole" mura dello spessore dai due ai tre metri. La città disponeva di tre decumani e cinque cardi. Gli scavi hanno portato alla luce una fognatura che raccoglieva le acque del Foro e quelle degli impluvi, delle latrine e delle cucine delle case che si affacciavano lungo la via, mentre il resto degli scarichi avveniva direttamente in strada, eccetto quelli delle latrine che erano dotate di pozzo assorbente.

varie [31 foto]

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Per l'approvvigionamento idrico la città era direttamente collegata all'acquedotto del Serino, di età augustea, che tramite una serie di condotte in piombo sotto le strade, regolate da valvole, portavano acqua direttamente nelle abitazioni.

Di Ercolano restano ancora sepolti il Foro, i templi, le case e le necropoli: la parte attualmente visibile è stata divisa in diverse insulae, di cui solo quattro, la III, la IV, la V e la VI, sono completamente esplorate.

Tra i ritrovamenti, la Villa dei Papiri, la Basilica Noniana, le Terme Suburbane, le Terme del Foro, le Terme di Nord-Ovest, le Terme Maschili, le Terme Femminili, la Palestra, il Teatro, il Saccello di Venere, il Saccello dei Quattro Dei, il Collegio degli Augustrali, la Taberna di Priapo, la Grande Taberna, la Taberna Vasaria, il Pistrinum e Bottega di Sex.Patulcius Felix, la Bottega del Lanarius, la Bottega del Plumbarius, la Bottega ad Cucumas, i Thermopolium, i Fornici.


Ercolano ricostruzione

Numerose le case rinvenute (Casa del genio, Casa d'Argo, Casa di Aristide, Casa dell'Albergo, Casa dello Scheletro,  Casa del Tramezzo di Legno, Casa a Graticcio, Casa dell'Erma di Bronzo, Casa dell'Ara Laterizia, Casa dell'Alcova, Casa del Papiro Dipinto, Casa dei Cervi, Casa del Gran Portale, Casa del Saccello di Legno, Casa dell'Atrio Corinzio, Casa con Bottega di L. Cominius Primus, Casa del Bicentenario, Casa del Bel Cortile, Casa di Nettuno e Antifrite, Casa del Mobilio Carbonizzato, Casa del Telaio, Casa Sannitica, Casa di Apollo Citaristica, Casa della Colonna Laterizia, Casa con Giardino, Casa dei Due Atri, Casa del Colonnato Tuscanico, Casa del Salone Nero, Casa del Rilievo di Telefo, Casa della Gemma, Casa di Galba, Casa del Rilievo di Dionisio, Casa di M. Pilius Primigenius Granianus), molte delle quali con affreschi e mosaici.

Per il dettaglio si veda il link a Wikipedia in fondo alla pagina e il link a paErco, qui sopra.

dal 1997 Ercolano, insieme a Pompei e Oplontis, è entrato nella "World Heritage List - Patrimonio Mondiale dell'Umanità" UNESCO

Il sito del Patrimonio Universale include tre aree archeologiche distinte: le antiche città di Pompei ed Ercolano con la Villa dei Misteri e la Villa dei Papiri, in esse comprese, e la villa A (villa di Poppea) e villa B (villa di L. Crasso Terzio) a Torre Annunziata (Oplontis). La vasta estensione della città commerciale di Pompei contrasta con i resti, più ridotti ma meglio conservati, di Ercolano, località di villeggiatura, mentre gli splendidi affreschi della Villa Oplontis a Torre Annunziata donano una vivida raffigurazione dell’opulento stile di vita di cui godevano i ceti più facoltosi agli inizi dell’impero romano. L’eruzione del Vesuvio del 24 agosto 79 D.C. travolse le due prospere città romane di Pompei ed Ercolano, e numerose altre ville di lusso della zona. Pompei è l’unico sito archeologico al mondo a fornire un quadro completo dell’antica città romana. Il forum principale è affiancato da diversi edifici pubblici imponenti, come il Capitolium, la Basilica ed i templi, e la città è anche attrezzata con bagni pubblici, due teatri ed un anfiteatro. Ma Pompei è famosa soprattutto per il suo unico insieme di edifici domestici, allineati lungo strade ben pavimentate. Fra tutti, l’edificio più importante di Pompei è forse la Villa dei Misteri, un’enorme costruzione che prende il nome dagli splendidi affreschi del triclinium, raffiguranti i riti di iniziazione (‘misteri’) del culto di Dioniso. Una delle caratteristiche peculiari di Pompei sono i numerosi graffiti sui muri. Numerosi edifici pubblici straordinari sono ben preservati ad Ercolano, tra cui una spaziosa palaestra, e due bagni pubblici. La Villa dei Papiri, appena fuori le mura, è una costruzione opulente: progettata con una serie di ‘cuniculi’ nel XVIII secolo, solo una piccola parte rimane accessibile. Nella città è anche degna di nota la gamma completa di botteghe, che tuttora contengono attrezzature tipiche, come delle enormi damigiane da vino.


Ercolano, nuvole "incendiate", 30/12/2014


Ercolano, Parco Archeologico, 30/12/2014


Ercolano, Parco Archeologico, 30/12/2014


Ercolano, Parco Archeologico, 30/12/2014


Parco Archeologico di Ercolano


Vera-Eliane, Ercolano, 30/12/2014


Parco Archeologico di Ercolano


Parco Archeologico di Ercolano


Marco Nonio Balbo, Ercolano


Grande Taberna, Ercolano, 30/12/2014


Claudio e fontana, Ercolano, 30/12/2014


fontana, Ercolano, 30/12/2014


sistema idrico e fognario, Ercolano, 30/12/2014


Sede degli Augustrali, Ercolano, 30/12/2014


Terme Maschili, Ercolano, 30/12/2014


Ercolano, Casa di Telefo, 30/12/2014


Ercolano, Casa di Telefo, 30/12/2014

VIDEO:

Ercolano, l'ERUZIONE del Vesuvio,2020 [2'43]

 Ulisse, il ritrovamento di Ercolano, 2009 [1h23'13]

I segreti di Ercolano
FOCUS, 2015 [59'25]

PiccolaGrandeItalia.tv, Ercolano, 2017 [13'06]

Ercolano, ricostruzione 3D flipped prof, 2020 [33'00]

LINK:

Claudio Maccherani, 2021