Torre Punta Campanella, Tempio di Athena


Capri da Via Campanella, 2021

Sulle tracce degli antichi Greci
Claudio Maccherani, Perugia, 2020

13 - PENISOLA SORRENTINA

12-16 luglio 2021
[Claudio, Vera Lúcia de Oliveira]

[CLICK per ingrandire le foto]


Monte S.Costanzo, Cala di Mitigliano e Capri da Via Campanella 61, Termini (C.Maccherani, 12/07/21)


ULISSE e le SIRENE, Vulci, V sec.a.C.

 

Costiera Amalfitana, 15/07/2021

La PENISOLA SORRENTINA si estende per 222 km2 tra Napoli e Salerno e si prolunga fino a sfiorare l'Isola di Capri. A nord la Costiera Sorrentina, a sud la Costiera Amalfitana. Luogo di rara bellezza, sospesa tra mare e cielo, la Penisola Sorrentina è stata abitata fin dal Neolitico. Le sue radici, in epoca storica, hanno elementi Fenici ed Etruschi. Fu abitata da due popolazioni di stirpe italica, gli Ausoni e gli Osci, poi da Greci, Sanniti e Romani. Fonti antiche identificano nel territorio di Sorrento l'Athenaion, il Tempio di Athena, uno dei santuari più famosi della costa tirrenica, secondo il mito costruito da Ulisse per ringraziare la dea dello scampato pericolo nell'incontro con le Sirene, il cui culto, unitamente a quello di Athena, testimonia la grecità della Penisola. Ancora oggi il territorio tra la Costiera Salentina e la Costiera Amalfitana, la punta della Penisola Sorrentina, è chiamata "Terra delle Sirene". Il culto delle Sirene era così radicato che da una di esse - Partenope - prese il nome una città e il suo popolo, ancora oggi dopo quattro millenni, è conosciuto come Partenopei. Nel XII Libro dell'Odissea Circe mette in guardia Ulisse dalle Sirene:


"Li Galli", le isole delle SIRENE

«Tu arriverai, prima, dalle Sirene, che tutti
gli uomini incantano, chi arriva da loro.
A colui che ignaro s'accosta e ascolta la voce
delle Sirene, mai più la moglie e i figli bambini
gli saranno vicini, felici che a casa è tornato,
ma le Sirene lo incantano con limpido canto,
adagiate sul prato: intorno è un mucchio di ossa
di uomini putridi, con la pelle che raggrinza
» 

Odissea, Libro XII

Secondo il mito, le Sirene - Ligea, Leucosia e Partenope - sono figlie del fiume Acheloo (che ritroviamo poi sconfitto da Ercole) e di Mnemosine, divinità della memoria (che, accoppiandosi anche con Zeus, generò le Muse) . Dalla madre le Sirene avrebbero ripreso la memoria, la sua antitesi, cioè l'oblio e il canto virtuoso. Dal padre la forza e il fascino della ricchezza. Fallita la trappola ad Ulisse (che si era fatto legare all'albero della nave per non cedere al loro canto ed aveva messo la cera nelle orecchie dei compagni) le tre Sirene si suicidano gettandosi in mare e dando origine alle isole "Li Galli", il cui primo nome fu "Sirenuse".

Come già detto, Ulisse, per ringraziare Athena che aveva aiutato lui e i suoi compagni a uscire indenni dall'incontro con le Sirene, approda a quella che oggi è Punta Campanella e vi costruisce un Tempio dedicato alla dea. Con l'arrivo dei Romani il culto ad Athena nel II secolo a.C. sarà sostituito con quello a Minerva (corrispettivo romano di Atena, dea della saggezza e dell'ingegno). A testimonianza di ciò, la grande epigrafe rupestre del II secolo a.C. recentemente rinvenuta a Punta Campanella e oggi conservata presso l'Ufficio Turistico di Massa Lubrense.


Terra delle Sirene


epigrafe di Punta Campanella

L'epigrafe è incisa sulla roccia a strapiombo sull'approdo che conduceva al sovrastante Tempio di Athena  (poi di Minerva) che ricorda i tre magistrati che appaltano e il restauro della scala-approdo e la collaudano. Del Tempio ben poco è rimasto a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici e, soprattutto, per via delle diverse costruzioni che si sono succedute sul sito: torre di avvistamento, faro con casa del guardiano annessa, nuovo faro automatico costruito negli anni 1970, batterie poste dai Francesi al tempo di Murat per evitare lo sbarco degli Inglesi a Capri. Oggi sul promontorio sorge la Torre di Minerva, fatta costruire da re Roberto d’Angiò nel 1334, e rifatta nel 1566. La torre aveva una funzione di allarme in caso di attacchi dei pirati saraceni, nel qual caso dalla torre veniva fatta suonare una campana per avvertire del pericolo. A ciò si dovrebbe l’attuale nome di Punta Campanella.


Torre di Minerva a Punta Campanella
sui resti del Tempio di Athena

Secondo la leggenda, però, il nome avrebbe un'altra origine. Il 13 giugno 1558 i saraceni, con la complicità di un servo ottomano che aprì loro una delle porte di Sorrento, entrarono in città, compirono i soliti orrendi massacri e i soliti saccheggi tra i quali quello della Chiesa di Sant’Antonino Abate protettore della città depredando anche la campana in bronzo. Quindi la flotta saracena, forte di 116 triremi, lasciò Sorrento, ma nei pressi di Punta Campanella, la nave che trasportava la campana fu bloccata da una forza misteriosa che le impediva di proseguire il suo viaggio. I tagliagole cominciarono a gettare a mare parte del bottino, ma solo quando si liberarono della campana di Sant’Antonio riuscirono a riprendere la navigazione. Da allora alcuni pescatori raccontano che ogni 14 febbraio, giorno della festa del Santo Patrono di Sorrento, nei pressi di Punta Campanella si sente la campana suonare sott’acqua. Questo avvenimento straordinario avrebbe dato il nome al luogo.

TERMINI è una piccola frazione di Massa Luberense posta all'estremità della Penisola Sorrentina, in posizione dominante a picco sul mare, di rimpetto all'Isola di Capri, su una collina ai piedi del Monte San Costanzo, immersa nel verde, con una vista mozzafiato. Il nome deriva dal latino terminus - fine - e in effetti è l'ultimo paese sulla punta della Penisola. La parrocchia fu istituita nel 1566 e l'attuale Chiesa di Santa Croce sorge su una preesistente chiesa del XV secolo.

Non lambita dal turismo di massa, Termini è base di partenza per escursioni al Promontorium Minervae (Punta Campanella) e luogo dove soggiornare in contatto genuino con i suoi abitanti e da cui raggiungere alcune delle più belle e isolate baie della Penisola Sorrentina, tra le quali Cala di Mitigliano.


i Faraglioni di Capri

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CAPRI, al contrario di Termini, è destinazione quotidiana di frotte di turisti e anche meta del turismo "di alto bordo", quello che viaggia in yacht con elicottero dal costo di qualche centinaio di milioni di euro con i quali "assedia" costantemente questa altrimenti bellissima isola.

La comunità di Capri ha origine nel VII secolo a.C., quando dei Greci provenienti dall'Egeo fondarono, presso la Marina Grande, una colonia in parte protetta da mura megalitiche.

In epoca romana l'isola venne acquisita dall'imperatore Augusto, che la scambiò con quella di Ischia, e l'imperatore Tiberio vi dimorò per 10 anni. A seguito delle prime invasioni saracene (VII-X secolo) la popolazione, intorno al 1000, abbandona il centro in riva al mare e si trasferisce nell'antica colonia greca, più difendibile. Dall'870 al 1130 fa parte della Repubblica Amalfitana e successivamente segue le sorti del Regno di Napoli e Sicilia.

MASSA LUBRENSE, tra Sorrento, Capri e Positano, mantiene un carattere più autentico e conserva sapori e suggestioni altrove scomparsi. Numerosi i sentieri che conducono a baie, luoghi ricchi di storia e mito, borghi rurali e marinari: Baia di Ieranto, Sentiero di Athena, Marina a della Lobra, Sentiero delle  Sirenuse, Fiordo di Crapolla, Vie di Mezzo, Termini, Sant'Agata. Marina della Lobra è il piccolo porto di Massa Lubrense, che prende il nome dalla sovrastante Chiesa di Madonna della Lobra, protettrice del luogo. Davanti c'è l'isolotto Vervece dove a settembre ha luogo una cerimonia con celebrazione della Messa sullo scoglio cui assistono centinaia di imbarcazioni con deposizione di corone di fiori sulla statua della Madonna collocata sul fondale a circa 11 mt di profondità in memoria di tutti gli scomparsi in mare.


il nostro primo

lotto di limoncello

SORRENTO  è un comune di circa 16.000 abitanti il cui centro urbano si estende su un alto terrazzo tufaceo caratterizzato da falesie (quale il Vallone dei Mulini) con un'elevazione media di 50 metri sul livello del mare. Sebbene la sua fondazione sia tradizionalmente attribuita agli antichi Greci, la cittadina ebbe come primi abitanti stanziali i popoli italici, prima Etruschi e poi, dal 420 a.C., Osci, che vi esercitarono un importante influsso. In età romana, nel 90 a.C., partecipò all'insurrezione degli Italici, poi Silla ne fece una colonia a cui più tardi seguì uno stanziamento di veterani di Ottaviano. Sempre in lotta contro Amalfi, Salerno e i saraceni, il Ducato di Sorrento perse la propria autonomia nel 1137 assorbito nel regno dei Normanni. Nel 1558 subì un'atroce scorreria saracena (vedi sopra). Il centro storico mostra ancora il tracciato ortogonale delle strade romane, con cardi e decumani e a monte è circondato da mura cinquecentesche. La Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo risale al X secolo e la Basilica di Sant'Antonio Abate, che conserva le spoglie del santo patrono della città, all'XI secolo.
AMALFI  è un comune di circa 5.000 abitanti fondato dai Romani (ma secondo alcuni la sua fondazione potrebbe essere fatta risalire a navigatori Egei in epoca antecedente la Magna Grecia). Nel IX secolo divenne Repubblica Marinara in competizione con Genova, Pisa e Venezia. Il suo Codice Marittimo, le Tavole amalfitane, ebbe grande influenza e fu adoperato in tutta l'area mediterranea dal XII al XVI secolo. Amalfi raggiunse il massimo splendore nell'XI secolo, dopo di che iniziò una rapida decadenza che nel 1131 porterà alla sua conquista da parte dei Normanni di Ruggero II d'Altavilla re di Sicilia. Nel 1135 e 1137 fu saccheggiata dai Pisani e nel 1343 un maremoto distrusse gran parte della città. Il suo  più celebre monumento è il complesso architettonico del Duomo di Sant'Andrea fatto costruire a partire dal 987  dal duca Mansone I a fianco a quello preesistente del IX secolo. Successivamente le due chiese entrambe a tre navate furono unite a formarne una a sei, che nel 1266 si ridusse a cinque per la costruzione del Chiostro del Paradiso. Secondo una leggenda, nel 1218 vi siu recò San Francesco d'Assisi  per venerare le reliquie dell'apostolo Sant'Andrea ivi custodite e rimase in città per due anni, fondando il Convento di Santa Maria degli Angeli, poi dedicato a Sant'Antonio.

dal 1997 la COSTIERA AMALFITANA è entrata a far parte della "World Heritage List - Patrimonio Mondiale dell'Umanità" UNESCO

(l'area, che si estende per 11.231 ettari tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno, comprende 16 Comuni: Amalfi, Atrani, Cava de' Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Raito, Ravello, Sant'Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare)

La costiera amalfitana si trova lungo la costa tirrenica dell’Italia meridionale, subito a sud di Napoli. È una zona di grande bellezza naturale, caratterizzata da terrazzamenti per la coltivazione di vigneti e frutteti e da cittadine di grande valore architettonico e artistico, tra le quali Amalfi e Ravello.

L’area del sito Unesco comprende dodici comuni e molteplici testimonianze storico-artistiche che ne rappresentano l’identità delle origini: dalle ville romane di Minori e Positano del I secolo d.C. all’architettura pubblica e privata medievale, dai preziosi manufatti di oreficeria e artigianato custoditi dentro chiese e musei, alle meraviglie naturalistiche della Valle dei Mulini e alle cupole maiolicate di Vietri, insegna di un artigianato ceramico famoso nel mondo. Ovunque i giardini di limoni, che per tutto l’anno punteggiano di giallo il verde cupo del fogliame sui fianchi della montagna che precipita verso il mare e si fonde con i colori dell’acqua, che lungo questa costa cambiano continuamente tra il turchino, l’indaco, lo smeraldo. La Costiera Amalfitana è un meraviglioso esempio di paesaggio mediterraneo con straordinario valore naturale e culturale.

 

Per ulteriori informazioni su Mitigliano, Annunziata, Monte San Costanzo
Baia delle Sirene, si veda la pagina relativa alla vacanza del 2022:

 


"Li Galli", le isole delle SIRENE, 15/7/2021


iscrizione rupestre di Punta Campanella


iscrizione rupestre di Punta Campanella


iscrizione rupestre di Punta Campanella


Monte San Costanzo, Termini, 12/07/2021


Sentiero di Athena, Termini, 14/07/2021


Limoni "sorrentini" di Termini, 16/07/2021


Chiesa di Santa Croce, Termini, 14/07/2021


Vera e Claudio, Via Campanella 61, Termini


presepe di "Praiano", particolare


un panfilo a Capri, 13/07/2021


Claudio e i somarelli, 15/07/2021


isole "Li Galli" (Sirene)


Via Campanella 61, Termini


Madonna, Duomo di Amalfi


cattedrale di Massa Lubrense


barche al porto di Sorrento


Cristo Morto, Massa Lubrensa


barca a remi [gozzo], Amalfi, 15/07/2021


FIAT 500, Costiera Amalfitana, 15/07/2021


Cattedrale Sant'Andrea, Amalfi, 15/07/2021


Costiera Amalfitana, 15/07/2021


Cala di Mitigliano


Monte San Costanzo e Punta Campanella, Penisola Sorrentina


Termini, Penisola Sorrentina (Google Maps)


Penisola Sorrentina (Google Maps)

Claudio Maccherani, 2021