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TIRINTO Tiryns, città greca dell'Argolide a sud est di Argo, di origine antichissima e già importante all'inizio dell'Età del bronzo e, soprattutto, in epoca micenea, sopravvisse, nonostante le distruzioni subite durante l'invasione dorica, anche in età classica, partecipando alla lotta contro i Persiani (battaglia di Platea, 479 a.C.). Fu infine distrutta da Argo nel 470 a.C. Secondo la mitologia greca, la città ha preso il nome da Tirinto, figlio di Argo e nipote di Zeus. I ruderi di Tirinto costituiscono il più importante complesso pervenutoci dagli antichi centri micenei. Il luogo, esplorato dallo Schielmann e dal Dörpfeld, fu oggetto di frequenti campagne di scavo che misero in luce tracce di insediamenti umani a partire dal 2400 a.C.; resti di una torre monumentale sull'altura superiore si ricollegano alle leggendarie mura ciclopiche, mura che sarebbero state costruite con l'aiuto dei Ciclopi: «Le mura, che è l’unico avanzo che ne resti, è opera de’ Ciclopi, ed è fatto di pietre rozze, e la grandezza di ciascuna di loro è tale, che una coppia di muli non potrebbe neppure smuovere un poco la più piccola di esse...» (Pausania, II 25.7) |
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La zona fortificata si estende per 300 metri su uno sperone roccioso e assume la sistemazione definitiva tra il 1400 e il 1200 a.C., distinguendosi in rocca inferiore senza abitazioni, luogo di raccolta della popolazione in caso di pericolo, rocca centrale, separata dalla prima da solide mura, e rocca superiore racchiusa da una cinta muraria di 6 metri di spessore e 10 metri di altezza, con casematte e corridoi costruiti a volta a sesto acuto mediante un sistema di pietre aggettanti. All'interno della rocca superiore c'era il palazzo, con una serie di locali per l'abitazione, il culto e le udienze, cortili porticati e colonnati, "megaron", fregi e pitture parietali. Modeste le abitazioni intorno alla rocca. Il Tempio dedicato al culto di Era, attestato dalle fonti letterarie, non è stato ancora identificato, anche se è documentato da un cospicuo materiale votivo. L'immagine e il culto della dea furono trasferiti ad Argo, prima del definitivo abbattimento della rocca da parte degli Achei. Fa parte dell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO. [Queste brevi note sono state realizzate con il contributo dell'Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse (N.d.R.)] |
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dal 1999 i Siti Archeologici di Micene e Tirinto sono entrati a far parte della "World Heritage List - Patrimonio Mondiale dell'Umanità" UNESCO |