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MICENE
Mikénai/Mykini, città greca del Peloponneso, a nord di Argo, fondata, secondo la leggenda da Perseo e munita di possenti mura costruite dai Ciclopi, storicamente compare come centro abitato da una popolazione forse di origine caria agli inizi dell'Età del bronzo (3000-2800 a.C.). La sua importanza crebbe nei secoli seguenti (2000-1600 a.C.) quando fu occupata da genti della probabilment appartenenti alla prima ondata di Indoeuropei invasori e cha parlavano un dialetto greco, gli Achei. Nel periodo di transizione tra la metà e la fine dell'Età del Bronzo (1400-1150 a.C.) raggiunse il massimo della sua potenza sotto la dinastia dei Pelopidi e degli Atridi, attribuendole il merito di aver guidato con Agamennone tutta la Grecia alla conquista di Troia. Il suo splendore in quei tempi è cantato da Omero ("città ricca d'oro, dalle larghe vie e ben costruita"). |
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In seguito Micene, per una ulteriore invasione di genti doriche (XIII-XII secolo a.C.) e soprattutto per lo sfaldarsi dell'antica monarchia, perdette il predominio sull'Argolide e si ridusse a una modesta città. Conservò però la sua autonomia nell'ambito della Lega Peloponnesiaca (nella quale era entrata per sottrarsi da Argo, sconfitta da Sparta) e nel corso delle Guerre Persiane mostrò il suo antico spirito nazionale con l'invio di un contingente di soldati contro i Barbari (480 a.C.). Nel 468 a.C. fu conquistata dagli Argivi, dopo una forte resistenza, e rasa al suolo. Della sua passata grandezza non rimasero che imponenti rovine in un territorio pressoché disabitato. Le rovine della città, descritte da Pausania, si sono rivelate le più interessanti del mondo antico. Gli scavi archeologici furono iniziati da H.Schliemann che nel 1874 vi scorì, tra l'altro, il Tesoro di Atreo (Tomba di Agamennone), maschera funeraria in oro massiccio e altri ricchi monili in oro. Sul colle, cinto da Mura Ciclopiche, c'è l'Acropoli in forma triangolare alla quale si accede dalla maestosa "Porta dei Leoni" formata da massicci blocchi di conglomerato. |
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Un camminamento in salita - la "Grande rampa" - conduceva al Palazzo reale (il Megaron, più volte ricostruito), immediatamente a destra dell'ingresso il cimitero primitivo - Circolo A - (dove lo Shliemann scoprì le tombe del XIV secolo a.C. con il ricco "tesoro", con la famosa "Maschera di Agamennone" - che in realtà non è di Agamennone, ma di un principe miceneo vissuto e morto 300 anni prima, nel 1500 a.C. e non nel 1200 a.C., periodo della Guerra di Troia) . Fuori dalle mura alcune tombe sotterranee a tholos, la più nota delle quali è la Tomba di Agamennone o Tesoro di Atreo, alla quale si accede attraverso un dromos e una monumentale porta d'ingresso, del XV secolo a.C. All'interno una sala circolare di 14 metri di diametro e 13 di altezza con una finta cupola (tholos). In realtà la tomba sotterranea è ricavata nel terreno mediante lo svuotamento dello stesso e il fissaggio di pietre sovrapposte in anelli che si restringono verso la sommità. Altra tomba simile, di minori dimensioni, è la Tomba di Clitennestra. Il MUSEO Archeologico di Micene, ai pedi dell'antica cittadella, contiene reperti provenienti da scavi antichi e recenti. |
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[Queste brevi note sono state realizzate con il contributo dell' Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse (N.d.R.)] |
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dal 1999 i Siti Archeologici di Micene e Tirinto sono entrati a far parte della "World Heritage List - Patrimonio Mondiale dell'Umanità" UNESCO |
VIDEO: |
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Acropoli
di Micene |
Mycenae [Micene] |
Micene e i Micenei |
Tomba del Tesoro di Atreo, 2021 [2'23] |
Micene, Maschera di Agamennone, 2021 [1'] |