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Castello di Doglio (Monte Castello di Vibio, Perugia) Doglio è un Castello medievale un tempo appartenente al contado tuderte ed oggi al comune di Monte Castello di Vibio, popolato fin dai tempi antichi come testimoniano l’urna cineraria in travertino della Gens Vibia (II-I sec. a. C.). Dell’antico castello si conservano le mura difensive, a forma circolare, con due porte: porta Fuje con l'effige dell'aquila di Todi e l’altra porta principale che si trova sul Viale della Rimembranza. All’interno del castello è la chiesa di San Salvatore, costruita agli inizi del ‘900, che conserva sia alcune opere del 1600, provenienti dalla vecchia chiesa medioevale, tra le quali una tela del pittore tuderte Andrea Polinori, sia varie tele di Bruno Ceccobelli. |
Anticamente esistevano molte chiese appartenenti alla Parrocchia di Doglio, alcune di queste sono tuttora esistenti ed in buono stato di conservazione. Nel territorio di Doglio si trova la fonte di acqua sulfurea fredda detta "del Leccolatoio" o 'Colatoio'. Questo stupendo paesino, immerso nel verde delle colline umbre a 500 di altitudine, deriverebbe il proprio nome dalla propria forma tonda come una botte di olio chiamata "Dolium". Nel Medioevo Doglio era uno dei numerosi castelli tuderti di confine e luogo di contesa tra i guelfi orvietani e i ghibellini todini. Nel 1291, secondo il "liber focolarium" (catasto delle famiglie), il castello di Doglio conta 71 persone, mentre altre 25 vivono presso il castello di Roscialesco e 20 famiglie abitano in Santa Maria in Monte. Nel 1725, secondo lo "stato delle anime" (registro parrocchiale della popolazione), conta 155 persone che nel 1828 salgono a 224. [tratto dalla pagina del FAI e da 'I Luoghi ddel Silenzio'] |
VIDEO
Castel Doglio, Monte
Castello
di Vibio, immobiliare, 2018 [1'52]
Claudio Maccherani, 2021 |