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Rocca Sant'Angelo (Assisi, Perugia) Rocca Sant’Angelo, anche detta la Rocchicciola, è un castello di vetta al centro del sistema collinare che fa da sponda alla Valle Umbra sul lato a tramontana, nel tratto che sale dal massiccio del monte Subasio fino all’ingresso nella valle del fiume Chiascio. Il percorso del fiume segnava il confine tra le città rivali di Assisi e di Perugia e per difendere il proprio contado, in età medievale ciascuna città fortificò con castelli le vette dei colli sugli opposti spartiacque. Il versante assisano vede succedersi i castelli di Beviglie, Tordibetto, Palazzo, Sterpeto, Rocca Sant’Angelo e San Gregorio; il versante perugino i castelli di Castel d’Arno, Ripa, Sant’Egidio, Collestrada. |
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Il nome di Rocca Sant’Angelo trae origine dal titolo della chiesa parrocchiale all’interno delle mura semidiroccate. L’intitolazione a San Michele della chiesa farebbe supporre l’origine longobarda del castello e del borgo. Il castello è documentato a partire dal 1232 in un elenco delle ville e dei castelli del contado di Assisi tenuti a pagare la tassa del focatico alla città dominante (citato come una delle 51 balie del comune di Assisi, "balia della Rocchicciola" e vi sono censiti 44 fuochi, corrispondenti a una popolazione di circa 250 abitanti). Nel 1380 fu fortificato e assunse la prima menzione di castrum. Essendo un avamposto assisano verso Perugia, subì, proprio per la sua posizione, numerosi assalti da parte dei perugini passando più volte nel corso del ‘300 sotto il capoluogo. Tra il 1666 ed il 1712 circa 100 contadini dediti alla coltivazione di vite e ulivo lo abitavano, oggi soltanto poche famiglie. Qui sorse uno dei primi romitori/conventi francescani, oggi Eremo di Santa Maria della Rocchicciola o in Arce [tratto da "I Luoghi del Silenzio"] |
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Santa Maria della Rocchicciola o in Arce
La chiesa di Santa Maria è incorporata in uno dei più antichi
conventi francescani (dei frati Minori "de Rocheçola"); è
nominata il 14 aprile 1300 nel testamento di un certo Puccio di
Ventura Ascarani. Nel 1464 passò sotto la custodia dei frati
Conventuali che lo amministrano ancora oggi. In
quest’oasi di silenzio trovò pace per il suo spirito inquieto
anche il poeta danese Johannes Joergensen che qui venne più
volte e sosto’ a lungo traendone ispirazione per molti suoi
scritti, tra i quali Laudes Italiae. La chiesa di Santa Maria ha un aspetto molto semplice. All’esterno l’edificio si presenta come una costruzione in pietra arenaria, con una facciata a capanna che si appoggia a monte al convento dei frati e a valle all’oratorio di una confraternita. L’interno è una semplicissima aula con una copertura a capriate in vista. |
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La chiesa di Santa Maria conserva magnifici AFFRESCHI di scuola giottesca e perugina. Madonna col Bambino tra Santi (Giacomo, Caterina, Maria Maddalena, Antonio Abate) e numerosissimi altri affreschi di "Madonna col Bambino", San Rocco, San Sebastiano, San Michele Arcangelo, San Paolo, San Francesco, San Giuseppe, Santa Lucia, San Nicola, Santa Chiara, Sant'Antonio da Padova, San Girolamo, San Bernardino, Annunciazione, Crocifissione, Sacra Famiglia in fuga verso l’Egitto, Presentazione di Gesù bambino al Tempio, Disputa di Gesù adolescente con i dottori nel Tempio, Stimmate di San Francesco, Padre Eterno, Colomba dello Spirito Santo, 12 croci rosse della consacrazione della chiesa, Crocefisso ligneo del 1470 di Matteo da Gualdo. Gli affreschi sono stati realizzati da vari artisti, tra i quali Giovanni di Pietro detto "Lo Spagna", Bartolomeo Caporali, Cecco Bernardino seguace di Dono Doni, Orlando Merlini e altri. |
VIDEO
Rocca Sant'Angelo,
Assisi
Giornate FAI, 2022 [1'34]
Claudio Maccherani, 2021 |