Il
capolavoro della Pieve è la "Madonna della
Misericordia", un affresco di metri 5x4 nel quale la
Madonna protegge sotto il suo manto la Confraternita dei Santi
Cosma e Damiano e li salva dalla peste nera che
nel 1347-1348 decimò un terzo della popolazione dell'Alta Valle
del Tevere, la più antica immagine della Madonna della
Misericordia d'Italia (e del mondo, N.d.R.) risalente al
1348. La Pieve
contiene affreschi del XIV e XV secolo, anche sovrapposti. Oltre
alla Madonna della Misericordia ci cono San Sebastiano
(protettore dalla peste), Madonna del latte col Bambino,
i Santi Cosma e Damiano (cui è dedicata la Pieve),
Sant'Antonio Abate (il fondatore del monachesimo cristiano e
il santo delle tentazioni demoniache), Sant'Antonio da Padova
(il "Santo dei Miracoli", portoghese nato a Lisbona), San
Pietro, San Domenico, San Cristoforo (patrono
di viandanti e pellegrini) e
altri. E c'è una rara e affascinante "Trinità tricefala".
Anticamente la Pieve era inclusa in un castello-fortilizio
difensivo. A 50 metri c'è la "Casa Ospitale della Madonna"
fatta costruire a proprie spese a fine 1800 dall'Arciprete Don
Francesco Volpi per ospitare i pellegrini. |
!["Il Pieve di Canoscio (Pieve dei Santi Cosma e Damiano), Città di Castello, Perugia (foto FAI - Fondo Ambiente Italiano) [CLICK per ingrandire]](immagini/x2_Pieve_di_Canoscio_(foto_FAI).jpg)
Pieve di Canoscio (foto FAI) |
In
cima al colle, da un'edicola fatta costruire nel 1348 da Vanni
di Iacopo, abitante del luogo, per ospitare una "Maestà" della
Vergine Maria come ringraziamento per essere sopravvissuto alla
pestilenza e dall'affresco della "Madonna del Transito" lì
realizzato, sorse l'attuale Santuario della Madonna del
Transito di Canoscio, un'importante Basilica del culto
mariano. |