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Abbazia di Santa Maria e Sant'Egidio di Badia Petroia, Città di Castello (Perugia) L’Abbazia benedettina di Badia Petroia, in stile romanico, nacque nel 960 secolo quando i monaci iniziarono la costruzione del Monastero e della Chiesa di Santa Maria su commissione di Ugo dei Marchesi del Colle (che poi, con prenome Bourbon, sarebbero divenuti Marchesi di Monte Santa Maria Tiberina). L'abbazia è stata realizzata in pietra (pietra serena, marmo, granito), da cui Petruvio/Petroia, e per l'abbondanza di capitelli, lastre funerarie e formelle non si sa se è stata realizzata con materiali di recupero da templi romani o costruita direttamente sopra un preesistente tempio romano. |
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Il monastero, che raggiunse il massimo splendore (e un’espansione territoriale vastissima compresa tra Cortona, Città di Castello, Gubbio e Perugia) dal 1200 al 1300, fu finanziato da Ugo suo fondatore e dai suoi discendenti che l’arricchirono di beni. Per questo motivo rimase indipendente dalle istituzioni politiche e religiose, tanto che i monaci portavano un abito differente dagli altri monaci benedettini. La decadenza iniziò nel 1571 quando i marchesi smisero di fare donazioni al monastero. Nel 1781 la Chiesa venne dedicata anche a Sant'Egidio. In quello stesso anno Papa Pio VI la dette in concessione, con i terreni rimasti, ai gemelli Tommaso e Giambattista Rossi che fecero del monastero la loro abitazione. |
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Della CHIESA, di stile romanico lombardo a tre navate, è utilizzata solo una parte della navata centrale, il transetto e la cripta che, fino a pochi anni fa, era adibita a cantina. La navata sinistra della chiesa è completamente scomparsa per la costruzione di due case coloniche, parte della navata centrale e di quella di destra sono senza tetto, fungendo così da atrio alla odierna chiesa parrocchiale. Il CAMPANILE è stato demolito nel 1919 perché pericolante dopo il terremoto del 1917. Le CAMPANE, fuse dal maestro Tubia di Cortona nel 1330 e 1334, durante le campagne napoleoniche del nel 1798 furono seppelite in aperta campagna - con un vero e proprio rito funebre - dagli abitanti del paese di Badia per paura che fossero sequestrate e portate in Francia. |
Rimesse al loro posto sono state nel campanile fino alla sua dismissione, e dal 1980 si trovano a fianco della casa parrocchiale ospitate da una struttura in ferro. La CRIPTA triabsidata voltata a crociera, che si estende sotto il transetto, ha colonne in travertino, granito e pietra arenaria. È sorprendente constatare come queste esili colonne abbiano potuto reggere il peso del transetto. Attualmente la Cripta è chiusa al pubblico. Il MONASTERO dei Benedettini si trovava a fianco dalla chiesa, con il chiostro accessibile dalla navata destra e da un ingresso frontale separato. Le costruzioni edificate all’interno delle mura ospitavano quindi le celle dei monaci. A seguito della concessione papale, avvenuta nel 1781, i locali del monastero sono diventati l’abitazione della famiglia Rossi, ma il tutto è rimasto sostanzialmente immutato fino ai giorni nostri con il bellissimo giardino, il pozzo e il muro di recinzione. |
anatrelle, Badia Petroia, 6/3/1994 |
Claudio Maccherani, 2021 |