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CASTELLO di COLMOLLARO, Gubbio Il Castello di Colmollaro, isolato e circondato da un fitto bosco, si trova lungo la strada per Galvana e Serra Brumonti a sud-ovest di Gubbio. Costruito verosimilmente intorno all'anno Mille, fu Feudo della nobile famiglia eugubina dei Raffaelli, di orientamento ghibellino. La prima documentazione relativa a questo castello, dove si è svolta un’intensa attività politica, diplomatica e militare, risale al 12 novembre 1191, quando Papa Celestino III accolse il monastero di S. Donato di Pulpiano sotto la protezione Apostolica, confermandogli possesso dei suoi beni, tra cui la Chiesa di Sant’Angelo di Colmollaro. Il nome del luogo - "Collemolinaro", "Colmolacio", "Colmollario", "Colle Morario", "Colmulario" - suggerisce varie ipotesi - "colle del molino", "colle del mulo", "colle molle" -, probabilmente "colle del molino" (lì vicino, a Galvana, esisteva un molino). Il Castello, in pietra arenaria, poligonale, è completamente circondato da una cinta muraria (lunga 435 metri e alta 6) dotata di feritoie. A ovest c'è intatta la torre quadrangolare (altezza 20 metri), a nord c'è il maschio, il nucleo della struttura, su due piani, tutto intorno alle mura la parte abitativa, al centro un ampio cortile. Fuori le mura, a nord, c'è la Chiesa di San Michele Arcangelo, citata da Papa Celestino III nel 1191, che purtroppo non conserva nulla degli affreschi originari. |
Dante Alighieri: secondo la tradizione, Bosone Novello Raffaelli strinse amicizia con Dante Alighieri presso Arezzo dove si era rifugiato dopo la cacciata dei ghibellini da Gubbio e il Sommo Poeta, esule da Firenze, trovò rifugio presso l’amico Bosone che, una volta ritornato a Gubbio, si era stabilìto in questo castello. Qui Dante avrebbe scritto nel 1318 una parte della Divina Commedia comprendente una terzina dell’XI canto del Paradiso, dedicato a San Francesco: «Intra Tupino e l’acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo, fertile costa d’alto monte pende (…)». La prima copia della Divina Commedia è stata stampata a Foligno l’11 aprile 1472. IHS: su un architrave in pietra di una stanzadel Castello c'è scolpita un’iscrizione il cui testo epigrafico è stato motivo di studio ed analisi da parte di alcuni fra i più importanti eruditi eugubini. Varie sono le teorie che riguardano l’interpretazione di questo antico testo, in un latino alquanto oscuro, che vanno dalle datazioni che commemorano la fondazione del castello, fino a motti che vedono come soggetto il Signore Gesù, attraverso il trigramma cristologico IHS, sormontato da una piccola croce (le tre lettere rappresentano probabilmente l’espressione Iesus Hominum Salvator, cioè Gesù Salvatore degli Uomini). |
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Castello
di Colmollaro |
Castello
di Colmollaro |
Claudio Maccherani, 2021 |