Sulle tracce degli Etruschi - Claudio Maccherani, Perugia, 2018

27.3 - Museo Civico Archeologico di Chianciano, 18/11/2018: Tempio di SILLENE  (Claudio e Vera - 19 foto di Claudio Maccherani)

Tempio di SILLENE, Museo Etrusco di Chianciano - 18/11/2018

Il santuario di Sillene, del V secolo a.C., è stato forse eretto per volontà di Porsenna dopo la sua impresa bellica contro Roma (508/507a.C.).

Nel 19867/68 si riportarono alla luce i resti di un pavimento e alcune parti di statue in bronzo di uomini e cavalli. Nel IV-III  secolo a.C. venne realizzata un'altra statua bronzea raffigurante una divinità (Selene, dea protettrice della vegetazione, della rugiada e delle sorgenti) su un carro trainato da due cavalli aggiogati con uno splendido timone grifato.

La grande religiosità degli etruschi è nota da sempre. I grandi sacerdoti, gli aruspici, interpretavano la volontà divina attraverso l'analisi del volo degli uccelli, dei lampi, dei tuoni, delle viscere degli animali sacrificati. In particolare il fegato degli ovini, la cui parte anteriore era suddivisa in 40 sezioni, ognuna delle quali corrispondeva a una divinità. La volta celeste era suddivisa in 16 sezioni, ognuna abitata da una divinità, in base alle quali si interpretavano i fulmini. Nove divinità potevano scagliare fulmini, ma solo Tinia (Giove) ne poteva lanciare di tre specie diverse: il primo era di avvertimento, il secondo poteva avere effetti positivi o negativi (ed era scagliato con il parere favorevole degli dei Consentes) e il terzo era distruttivo (ed era scagliato con il consenso degli dei Superiore e Involuti). Il luogo di impatto del fulmine sulla terra veniva considerato sacro. Gli aruspici erano interpellati soprattutto nei momenti di crisi ed erano tenuti nella massima considerazione anche a Roma.

 
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 by Claudio Maccherani, 2018


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