PERUGIA, una città con più di 3000 anni di storia

 

i 3 PATRONI

 

Claudio Maccherani, Perugia, 2016

 

Perugia ha TRE patroni:

 

San Costanzo   ???-170   [29 gennaio]

 

San Lorenzo     225-258   [10 agosto]

 

Sant’Ercolano   ???-549   [7 novembre]

da sinistra:

San Lorenzo,
Sant’Ercolano,
San Costanzo
 

(frontale del portale di
 Palazzo dei Priori di  Perugia)

(1) San Costanzo

 

Nato a Foligno, è stato il primo vescovo di Perugia. È morto il 170 (circa), martirizzato al tempo delle persecuzioni dell'imperatore Marco Aurelio nei confronti dei cristiani. Secondo la tradizione fu condotto da alcuni soldati davanti al console Lucio e barbaramente flagellato, quindi immerso nell'acqua bollente, da dove uscì miracolosamente illeso. Ricondotto in carcere, convertì i suoi custodi, che lo aiutarono a fuggire. Rifugiatosi a casa del cristiano Anastasio, fu con questo di nuovo arrestato e decapitato nella città di Foligno.

Il corpo del santo, dopo il martirio, fu portato a Perugia e sepolto non lontano dalla città in un luogo detto Areola fuori Porta S.Pietro, dove venne costruita la prima cattedrale di Perugia. In questo medesimo luogo fu eretta l'attuale chiesa di San Costanzo consacrata, secondo un'iscrizione esistente nell'antico altare, nel 1205 dal vescovo di Perugia e restaurata nel 1888 dall'architetto perugino Guglielmo Calderini.

La tradizione vuole che il giorno della festa di San Costanzo le ragazze in età da marito vadano nella chiesa a lui dedicata, appena fuori le mura, all’inizio di Via Romana, perché se il Santo strizza l’occhio si sposeranno entro l’anno: "San Costanzo dall’occhio rotondo famme l’occhietto sinnò n’ciartorno". La ricorrenza del patrono San Costanzo è il 29 gennaio (ragion per cui San Costanzo è detto il "santo della grande freddura").

 
Chiesa di San Costanzo, Perugia

In onore del patrono si fa dolce tipico di Perugia, il TORCOLO DI SAN COSTANZO, che anticamente si faceva solo in occasione della festa del Santo. Il torcolo deriva, secondo la tradizione popolare, dal fatto che San Costanzo fu decapitato e nella ricomposizione del suo corpo, per nascondere il segno del martirio, venne posta sul collo una corona di fiori. Questo tipo di torcolo ricorderebbe appunto tale atto pietoso e questa corona di fiori.

SAN COSTANZO, 2015

SAN COSTANZO, 2019

il TORCOLO di San Costanzo

 


Cattedrale di San Lorenzo, Perugia

 

(2) San Lorenzo

 

Nato nella città di Huesca (Aragona) nel 225, è indicato dalle antiche fonti come arcidiacono di papa Sisto II; cioè il primo dei sette diaconi allora al servizio della Chiesa romana. Assiste il papa nella celebrazione dei riti, distribuisce l’Eucaristia e amministra le offerte fatte alla Chiesa. Con la persecuzione del 258, Valeriano ordina la messa a morte di vescovi e preti. Così diversi vescovi e lo stesso papa Sisto II vengono decapitati. Il prefetto imperiale ferma Lorenzo e gli impone di consegnare “i tesori della Chiesa”, al che Lorenzo distribuisce ai poveri le offerte di cui è amministratore e compare davanti al prefetto e gli mostra la turba dei malati, storpi ed emarginati che lo accompagna, dicendo: "Ecco, i tesori della Chiesa sono questi". Allora viene messo a morte, il 10 agosto 258, all’età di 33 anni, e un’antica “passione”, raccolta da sant’Ambrogio, precisa: "Bruciato sopra una graticola" (un supplizio che ispirerà opere d’arte, testi di pietà e detti popolari per secoli, ma studi recenti dichiarano leggendaria questa tradizione, Valeriano non ordinò torture).

È sepolto nella cripta della confessione di S. Lorenzo in Lucina, a Roma, unitamente ai santi Stefano e Giustino. La Cattedrale di San Lorenzo di Perugia - che sorge sui resti del tempio etrusco dedicato alla dea UNI (Hera/Giunone) -, inizialmente chiamata Cattedrale di San Lorenzo e Sant'Ercolano, risale ad un progetto del 1300 di fra Bevignante (da non confondere con San Bevignate, cui è dedicata l’omonima chiesa templare di Via Enrico dal Pozzo) che venne iniziato nel 1345 e completato nel 1490. La ricorrenza del patrono San Lorenzo è il 10 agosto (ragion per cui San Lorenzo è detto il "santo della gran calura").

È sepolto nella cripta della confessione di S. Lorenzo in Lucina, a Roma, unitamente ai santi Stefano e Giustino. La Cattedrale di San Lorenzo di Perugia - che sorge sui resti del tempio etrusco dedicato alla dea UNI (Hera/Giunone) -, inizialmente chiamata Cattedrale di San Lorenzo e Sant'Ercolano, risale ad un progetto del 1300 di fra Bevignante (da non confondere con San Bevignate, cui è dedicata l’omonima chiesa templare di Via Enrico dal Pozzo) che venne iniziato nel 1345 e completato nel 1490. La ricorrenza del patrono San Lorenzo è il 10 agosto (ragion per cui San Lorenzo è detto il "santo della gran calura").

Numerosissimi (248) sono i patronati di cui è titolare San Lorenzo, e moltissime le chiese a lui dedicate: ®

SAN LORENZO

La NOTTE di San Lorenzo

 

(3) Sant'Ercolano

 

Secondo il racconto di san Gregorio Magno nei Dialoghi, il vescovo Ercolano morì martire nel 549 tentando di impedire a Totila, re degli Ostrogoti, l'invasione della città. Prima che la città fosse presa, Ercolano tentò di salvarla con un vecchio stratagemma: utilizzò l'ultimo sacco di grano e l'ultimo agnello, gettandoli fuori dalle mura, intendendo così dare agli Ostrogoti l'impressione che i perugini avessero cibo in abbondanza per sostenere ancora un lungo assedio. Totila cedette, ma un delatore interno alla città gli fece arrivare la notizia che quello che aveva visto altro non era che uno stratagemma, per cui il condottiero tornò sui suoi passi e, dopo tre anni di assedio, conquistò la città e si vendicò di Ercolano che, insieme ai cittadini, gli aveva resistito eroicamente. Prima di essere decapitato e gettato dalle mura di Perugia (nel luogo dove oggi c’è la chiesa a lui dedicata), Ercolano venne scorticato vivo. Quaranta giorni dopo la decapitazione il corpo del Vescovo venne rinvenuto intatto, senza i segni dell'orrenda tortura subita, e fu sepolto nell’antica cattedrale di San Pietro.

La chiesa di Sant’Ercolano – all’incrocio tra Viale Indipendenza e le scalette di Sant’Ercolano - venne edificata alla fine del XII secolo e, nel 1317, dedicata dal comune della città di Perugia al "defensor civitatis", protettore della città e dell’università. L'avvio dell'opera si fa risalire al 1297, mentre del 1326 (anno presunto del termine della costruzione) sono il muro di sostegno e la scala di accesso, del Fidanzuola di Bongiovanni e Ambrogio Maitani. La ricorrenza del patrono Sant’Ercolano è il 7 novembre.

"Tutela Praesens Patriae", Inno a Sant'Ercolano
Salvatore Silvestro e Coro di Perugia, Abbazia di San Pietro, 2008

 

 


Chiesa di Sant'Ercolano, Perugia

Sono cinque i santi di nome Ercolano:

  1. il primo è un soldato: S.Ercolano, martire di Porto Romano, che viene festeggiato il 5 settembre;

  2. un altro S.Ercolano, anch’egli militare, subì il martirio a Roma e viene festeggiato il 25 settembre (di questi due martiri non abbiamo altre notizie);

  3. poi c’è S.Ercolano, Vescovo di Perugia e martire;

  4. quindi c’è il S.Ercolano 19° vescovo di Brescia, morto nella seconda metà del sec. VI (verso il 560 circa), vissuto nello stesso periodo di S.Ercolano vescovo e martire in Perugia;

  5. infine c’è il beato Ercolano, un frate Minore Osservante originario di Piegaro in provincia di Perugia, un attivo predicatore che morì nel convento di Castelnuovo Garfagnana in provincia di Lucca nel 1451 ed è sepolto nella chiesa del convento dove ancora si venera.

    

by Claudio Maccherani, 2016