panorama di Volterra

Sulle tracce degli Etruschi
Claudio Maccherani, Perugia, 2019

28 - VOLTERRA
 2-3 gennaio 2019 [Alfio, Claudio, Eliane, Vera]

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L'antica Veláthri è una delle principali città dell'Etruria, membro della dodecapoli etrusca. Abitata fin dalla prima età del ferro, come testimoniano gli insediamenti villanoviani, all'inizio dell'VIII secolo a.C. vide l'origine del primo nucleo urbano. Le sue possenti mura, nel IV secolo a.C., raggiunsero un'estensione di 7300 metri, sotto la guida della famiglia aristocratica dei Ceicna.


Volterra

Nel III secolo a.C. entrò a nella confederazione italica di Roma. Nel 90 a.C. i volterrani ottennero la cittadinanza romana, ma poco dopo la città venne coinvolta nella guerra civile tra Mario e Silla, schierandosi con Mario. Accolti i resti dell'esercito di Mario, subì due anni di assedio dopo di che, nell'80 a.C., la città si arrese e, oltre alla perdita della cittadinanza, fu pesantemente saccheggiata. In seguito, grazie all'intervento di Cicerone, amico dei Ceicna, tornò a godere di un periodo di prosperità, come testimoniato dalla costruzione del Teatro Romano. È di Volterra il secondo papa della cristianità, San Lino (Fabio Quintilio), divenuto pontefice nel 67 e martirizzato nel 76 . Nel V secolo divenne diocesi e nel VI secolo, con il vescovo Giusto, in seguito divenuto patrono della città, resistette all'assedio degli Ostrogoti di Totila. Successivamente fu assoggettata da Longobardi e Franchi, fino al  X secolo quando iniziò il potere temporale dei vescovi. Nel XII  secolo divenne libero comune, riuscendo a rimanere indipendente dai potenti vicini (Firenze, Siena, Pisa) fino al XIV secolo, quando entrò sotto il controllo di Firenze. Nel 1472 ci fu la definitiva sottomissione di Volterra, quando Lorenzo il Magnifico, con il pretesto di sedare le faide tra i nobili volterrani per il controllo dell'allume, inviò un esercito di 7000 uomini, capeggiato da Federico da Montefeltro, che  saccheggiarono brutalmente la città e rasero al suolo quasi tutte le sue case-torri. Proprio come poi succederà anche a Perugia, nel 1540, dopo la conquista da parte delle truppe papaline di Paolo III Farnese (N.d.R.). Nel 1860 la quasi totalità della popolazione si espresse a favore  dell'annessione al Regno d'Italia e nel 1887 venne fondato l'Ospedale Psichiatrico di Volterra, l'Asilo per Dementi, uno dei più grandi d'Italia.

"Danzatrice", Roberto Chiti, 1991


Palazzo dei Priori


Chiesa di San Michele Arcangelo


testa di Apollo, Museo "Guarnacci"


"Deposizione", Rosso Fiorentino


Porta dell'Arco

 

La Porta dell'Arco è uno dei più pregevoli monumenti di epoca etrusca.

Il centro politico di Volterra è Piazza dei Priori, dove si affacciano Palazzo dei Priori (XIII secolo, il più antico municipio della Toscana) Palazzo Pretorio e Palazzo Vescovile. Il centro religioso, con il Battistero e la Cattedrale di Santa Maria Assunta (1254), è Piazza San Giovanni. La facciata della Cattedrale (al momento - gennaio 2019 - inaccessibile per lavori di restauro) è di Nicola Pisano, al suo interno opere di Zaccaria Zacchi, Benozzo Gozzoli, Mariotto Albertinelli, Domenichino, Francesco di Valdambrino, Mino da Fiesole, Guido Reni. Nel Battistero il fonte battesimale di Andrea Sansovino e un dipinto del Pomarancio.

Nella Chiesa di Sant'Agostino (XIII secolo) opere di Baldassarre Franceschini e di Scuola Giottesca. La Chiesa di San Michele Arcangelo (XIII secolo) offre una bella facciata ad archi bianchi e opere di Andrea della Robbia. Nell'Oratorio di Sant'Antonio Abate (1470) opere di Benedetto Buglioni, Priamo della Quercia e Cosimo Daddi.

La Chiesa dei Santi Giusto e Clemente (nata nel 1030 dalla riunificazione delle due cappelle delle tombe dei santi, inghiottita nel 1627 da una voragine delle balze, ricostruita tra il 1628 e il 1694) con copie di opere di Cosimo Daddi, G.B.Ferretti, Giuseppe Arrighi e Niccolò Cercignani. Gli originali sono stati rubati nell'aprile del 2000.

 


demone alato, Museo "Guarnacci"


"l'Ombra della Sera"

Volterra è famosa nel mondo per il tradizionale artigianato di ALABASTRO, una pietra candida e duttile sfuttata fin dal tempo degli Etruschi. Dopo la stasi medievale, quasto artigianto tornò rigoglioso nel periodo rinascimentale e da allora è in continua evoluzione. L'alabastro di Volterra è il più pregiato d'Europa. Nel 1780 c'erano 8 botteghe alabastrine, nel 1830 più di 60.  Oggi ne restano poche, ma di alta qualità, dove, unitamente ai negozi del centro storico e all'Ecomuseo dell'Alabastro, si possono ammirare vere e proprie opere d'arte in alabastro.

 

La Pinacoteca, ospitata a Palazzo Minucci Solaini (attribuito ad Antonio da Sangallo il Vecchio), è ricca di capolavori, opere di Ghirlandaio, Luca Signorelli, Rosso Fiorentino, Taddeo di Bartolo, Pieter de Witte, Baldassarre Franceschini (volterrano), Jacopo di Michele detto il Gera, Cenni di Francesco, Francesco di Neri, Alvaro Pirez, Stefano di Antonio Vanni, Neri di Bicci, Pier Francesco Fiorentino, Benvenuto di Giovanni, Donato Mascagni, Priamo della Guercia, Leonardo da Pistoia.

 

Il Museo Etrusco "Guarnacci" (1761), a Palazzo Desideri Tangassi, è uno dei più antichi musei d'Europa. Ospita la collezione di reperti etruschi che l'abate Mario Guarnacci (1701-1785) donò alla città.

Il museo espone reperti risalenti all'età del bronzo (2.000-1.000 a.C.), all'età del ferro e al periodo villanoviano (X-VII secolo a.C.), al periodo etrusco (VI-I secolo a.C.) e al periodo romano (III secolo a.C-II secolo d.C.). La parte più importante e suggestiva è quella etrusca, con oltre 600 urne, la maggior parte delle quali in alabastro, databili dal III al I secolo a.C. Spiccano, tra gli altri, l'Ombra della Sera, il coperchio del Sarcofago degli Sposi, l'elmo crestato,  la Stele di Avile Tite,  il mosaico romano policromo, la "Testa Lorenzini".

 

A volterra ci sono botteghe artigiane, quali la Fabulaetrusca, che riproducono la raffinatissima e superba oreficeria etrusca.

 


Chiesa dei Santi Giusto e Clemente


l'alabastro di Volterra

elmo crestato, Museo "Guarnacci"


urna etrusca in alabastro, Museo "Guarnacci"

Ulisse e le sirene, Museo "Guarnacci"


"Compianto su Cristo morto", Pieter de Witte


"Urna degli Sposi", Museo "Guarnacci"

Teatro Romano

Oratorio di Sant'Antonio Abate


"Annunciazione", Luca Signorelli

 

 

 


elefante di alabastro,
Ecomuseo

 

 


Battistero

I volterrani, degni discendenti degli Etruschi, sono cortesi, gentili e spiritosamente toscani. Il vino è buono, il cibo è ottimo. Indimenticabile lo "stoccafisso alla pisana".


Templari, Cattedrale di Santa Maria Assunta


affacciati sull'infinito

Eliane, Alfio, Claudio e Vera a Vila Otium

"silenzio, il vino dorme", Trattoria Il Poggio


l'Ombra della Sera, Museo "Guarnacci"


Alberto Giacometti e l'Ombra della Sera

Sulle tracce degli Etruschi

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(si veda anche http://iviaggidiraffaella.blogspot.com/2015/01/nella-terra-degli-etruschi-e.html)


stele di Avile Tite, Museo "Guarnacci"


mosaico romano, Museo "Guarnacci"

VIDEO:

Musei di Volterra
Volterra, 2022

 Museo Etrusco "Mario
 Guarnacci", 2008

"Rosso Fiorentino", Pinacoteca Volterra, 2006

Storia dell'ALABASTRO di Volterra, 2013

Volterra, RAI3, GEO
puntata del 13/1/2017

Volterra Tuscany
Travel Video, 2019

Claudio Maccherani, 2019