Menade (antefissa di tempio etrusco)

 


l'ETRUSCO

Sulle tracce degli Etruschi - Claudio Maccherani, Perugia, 2014

 

10 - Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria (Perugia)
visita guidata "Credere negli dei"

02/06/2013 (Claudio - 43 foto di Claudio Maccherani)

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Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria, Perugia  (foto Claudio Maccherani, 02/06/2013)


Menade (antefissa di tempio etrusco)

 

oreficeria etrusca

 

l Museo Archeologico dell'Umbria, insieme all'Archivio di Stato, si trova nel ex-convento di San Domenico di Perugia. Il Museo contiene materiali etruschi provenienti dalla città e dal territorio circostante (tra il Tevere e il Trasimeno) che vanno dall'età Arcaica (VII-VI sec.a.C.) all'età Ellenistica (III-II sec.a.C.)

l lapidario etrusco-romano contiene urne cinerarie di età ellenistica e cippi funerari. Pezzo di pregio, il Cippo Perugino è uno dei più significativi documenti della lingua etrusca. In un ambiente sotterraneo è stata ricostruita la tomba dei Cai Cutu rinvenuta nel 1983 a Monteluce . 

MANU Perugia [43 foto]

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Visita guidata
"Credere negli dei"
a cura di
Silvia Merletti

IVari materiali provengono dalle necropoli del Frontone, di Monteluce e dello Sperandio. Da quest'ultima proviene il grande sarcofago in arenaria con bassorilievi (che sembrano "egizio", n.d.r.) Delle altre necropoli (Fondo Braccio, Bulagaio, Toppo del Rio, Santa Giuliana e San Galigano) non resta alcuna traccia. Dalla collezione Bellucci proviene il materiale pre-protostorico.
Le urne etrusche, prodotte in "quantità industriale" nel periodo Ellenistico, hanno in genere una  cassa a parallelepipedo e un coperchio a due spioventi (a imitazione del tetto della casa) o con il defunto in posizione semisdraiata che partecipa, spesso con la moglie, a un banchetto. Le scene raffigurate sono mitologiche, ispirate ai poemi omerici, alle tragedie greche: demoni marini, demoni femminili, la Gorgone, Odisseo e Penelope, follia di Atamante, cacca al cinghiale calidonio, Scilla contro Odisseo, Gigantomachia, Centauromachia, Galatomachia, Amazzonomachia, combattimento tra Eteocle e Polinuce, morte di Troilo, sacrificio di Ifigenia, etc.

Oreficeria etrusca

Gli Etruschi, espertissimi nell'estrazione e lavorazione dei metalli, sono stati anche orafi raffinatissimi. Nell'arte orafa hanno raggiunto livelli di perfezione ancora ineguagliati con le tecniche della filigrana, della granulazione e del pulviscolo. La Filigrana è la lavorazione ad intreccio di sottili fili d'oro (e/o d'argento) che, dopo la ritorcitura, vengono fissati su un supporto, anch'esso di materiale prezioso, creando un elegante effetto di struttura traforata. La Granulazione è la saldatura di piccole sfere auree, denominate grani, a un sottofondo, in genere lamina, secondo un disegno prestabilito. Quando i grani raggiungono proporzioni microscopiche – nell'ordine di 0,1 mm di diametro – questa tecnica prende il nome di "Pulviscolo". Si tratta di una delle più complesse e affascinanti tecniche dell'arte orafa nella quale gli Etruschi sono tuttora insuperati.

 
                   
 
                  
 
 

VIDEO
Una visita al
Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria MANU 2014

 

  
 by Claudio Maccherani, 2013